CASELLA NUMERO 7 di 63
del Gioco dell’Ouroboros, rivisitazione alchemica del Gioco dell’Oca e Viaggio Iniziatico in simboli. Se sei capitato qui per caso torna alla Pagina Indice per leggere l’introduzione e le regole.
Casella 7
Immagine: Porta del Mitreo delle Sette Sfere con il simbolo di Mercurio
Nome della Casella: 1a Porta
Simbolo Aggiuntivo: Chakra: Centro della Radice.
Abilità speciale: si perde un turno.
Il Significato dell’Immagine: in aggiunta alle 4 Case dei Venti, per scandire le tappe del Cammino Iniziatico, sono presenti nel gioco anche 7 Porte Planetarie. Tutte le altre immagini acquistano un significato aggiuntivo a seconda che si trovino prima o dopo questi 7 Ingressi. Il disegno utilizzato per le Porte è quello che si trova nel Mitreo delle Sette Sfere di Ostia1, ma al posto delle divinità planetarie ho usato i corrispondenti simboli astrologici:
Passando attraverso di esse il seguace del dio alla fine riusciva a guadagnare l’universo ultramondano (Merkelbach 1988, p. 95), secondo uno schema che evoca l’ascensione dell’anima attraverso le sfere planetarie nel Corpus Hermeticum2 (I, 25-6) dove lo sbocco dell’ascensione è il divenire divini3.
La prima divinità che ci accoglie sulla Soglia non è Saturno, come ci si potrebbe aspettare, ma lo psicopompo Mercurio4. Ho scelto infatti di rifarmi alla testimonianza archeologica del Mitreo di Felicissimo, che da una parte ritrae il Caduceo di Hermes nella prima lastra del Cammino delle Sette Sfere e dall’altra collega Saturno all’ultimo e più importante gradino di questa Scala Planetaria di liberazione cosmica5. Esiste infatti una sorta di gioco di specchi e di rimandi tra la Prima Materia che gli Alchimisti chiamano Mercurio, ma è associata al Piombo, e la Materia Finale dell’Opera che i Seguaci dell’Arte chiamano il Mercurio dei Filosofi, che non è altro che questo stesso Piombo trasformato in Oro. In definitiva il Piombo è il Mercurio in potenza e il Mercurio è il Piombo in pratica. Chi altri quindi potrebbe guidare l’Alchimista Pellegrino negli Inferi fino all’Uscita, se non qualcuno che ha già compiuto questo viaggio, ovvero un altro Alchimista? E quale altro Alchimista potrebbe accoglierci sulla soglia, se non Hermes Trisemgisto6, il Padre dell’Alchimia, che con l’Hermes greco condivide la funzione di guida delle “Anime”? Non ultimo vi è un riferimento tra questo grado, detto del Corax, e la prima fase dell’Opera, la Nigredo, che ha per simbolo un Corvo.
Il Nome della Casella: questa è la Prima Porta che incontriamo e corrisponde al primo gradino di una Scala Mistico-Alchemica7 che congiunge idealmente il Cielo e la Terra per fare i miracoli della Cosa Una8. Considerarla il gradino più basso è sbagliato. È più opportuno paragonarla alla prima di sette lunghe soste allegoriche distribuite secondo una precisa successione di esperienze significative che rappresentano nel loro insieme una metafora del Viaggio Solare dal “Buio” della Ragione (l’illusoria conoscenza di sé e del mondo) verso la “Luce” della Consapevolezza.
Un percorso simile si trova nel già citato Mitreo di Felicissimo di Ostia. Di questo capolavoro restano solamente i frammenti di un suggestivo pavimento composto da 7 lastre di marmo consecutive, orientate secondo l’asse Ovest – Est, decorate con emblemi stilizzati, che indicano le Chiavi di lettura di una simbolica mappa di viaggio iniziatica.
Il Simbolo aggiuntivo: a ogni Porta ho associato il nome e il colore di uno dei Sette centri energetici del sistema iniziatico indiano, mettendo in luce gli aspetti complementari tra la nostra tradizione esoterica Europea e quella Orientale, ma evitando sovrapposizioni forzate, anche se molti simboli sono ormai parte di un bagaglio culturale comune. La prima di queste sette tappe, che si situano lungo la colonna vertebrale (dal basso verso l’alto) è il Chakra Muladara o Chakra della Radice9 dove dorme arrotolato il serpente energetico Kundalini, equivalente al nostro Caduceo Ermetico10. Il colore di questo Chakra (lett. Ruota o Vortice) è il Rosso e l’elemento associato è la Terra, il Principio-Energia capace di assicurare nascita, sviluppo e nutrimento a ogni cosa.
Abilità speciale: poiché ogni Porta segnala l’avvenuto passaggio a un nuovo livello di ricerca (e quindi di consapevolezza), chi si ferma in una di queste stazioni resta fermo un turno per meglio «rifletter su lo Cammino intrapreso».
Elena Frasca Odorizzi (Arthea)
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NOTE
1Vedi http://www.ostia-antica.org/regio2/8/8-6.htm – Regio II – Insula VIII – Mitreo delle Sette Sfere (II,VIII,6).
2Per i collegamenti tra l’Ermetismo ed il Mitraismo cfr. JACK LINDSAY, Le Origini dell’Alchimia nell’Egitto Greco – Romano, Roma, Edizioni Mediterranee, 1984.
3Le Religioni dei Misteri, Vol. II, op. cit. , p. 352 (dall’Introduzione dell’Autore).
4In Epoca Alessandrina furono stilate diverse liste associative tra Divinità, Metalli e Pianeti nel tentativo di dare una forma sincretica ai Culti Misterici. La contraddittorietà e lacunosità delle font, ci impedisce di capire perché alcune liste si imposero rispetto ad altre. La lista dell’alchimista Olimpiodoro, del VI d. C. , riprodotta in un manoscritto datato IX secolo, attribuisce lo Stagno a Mercurio anche se già dal VII d. C. , l’Alchimista Bizantino Stefano aveva proposto l’accostamento Mercurio–Argento Vivo e Saturno–Piombo ponendo il Dio Messaggero nella Sesta Regione e il Dio del Tempo nella Prima e più alta. A confondere ulteriormente le acque c’è la testimonianza “discorde” del Padre della Chiesa Origene, che associa sia il Piombo che Saturno alla prima porta (o regione), considerandola la più bassa. « […] La prima di quelle porte è di piombo, la seconda di stagno, la terza di bronzo, la quarta di ferro, la quinta nella lega per coniare le monete, la sesta d’argento e la settima d’oro. Attribuiscono la prima a Crono, giustificando attraverso il piombo la lentezza dell’astro, la seconda ad Afrodite, associando a questa la lucentezza e la tenerezza dello stagno, la terza, dotata di una solida base di bronzo a Zeus, la quarta ad Ermes, perché il ferro e Ermes sopportano ogni attività, procurano ricchezze e sono particolarmente resistenti alla fatica, la quinta , costituita di una lega irregolare e colorata, ad Ares, la sesta, d’argento, alla Luna , la settima, d’oro, al Sole…», ivi, p. 411, G7, Origene, contra Celsum, IV 22 ; Diversamente la pensavano San Girolamo e altre due fonti dirette del culto di Mitra, che consideravano la sfera di Saturno la più elevata, forse perché già all’epoca questo Astro era considerato il più distante dalla Terra e quindi, una volta varcata la Porta del Tempo,ci si aspettava di essere proiettati nell’Eternità delle Stelle fisse. Ivi, pp. 385-386, E7, frammento CIMRM, I 480, p. 383, E4, frammento Epistulae di San Girolamo, 107, 2 (a Leta). Vedi anche il pavimento del Mitreo di Felicissimo.
5Forse, avrebbe avuto più senso l’ipotesi della presenza della Luna in questa sede, così come si ricava da un altro frammento epigrafico romano e come propone la sequenza Tolemaica, accettata dai Cabalisti che la applicano all’Albero Sephirotico. Saturno è infatti il reggitore del segno del Capricorno, che corrisponde al Sud Cosmico, l’Uscita delle Anime dalla materia, mentre la Luna è la reggitrice del segno astrologico del Cancro ed è collegata all’Imum Coeli, al Nord Cosmico, all’Ingresso delle Anime nella materia e all’inizio del periodo più buio dell’anno. In realtà è impossibile dirimere una questione che era già confusa in origine e dopo aver studiato il Mitreo di Felicissimo ho deciso di seguire l’ipotesi che meglio si adattava alle mie esigenze, scegliendo la disposizione con Ermete (che è il pianeta più vicino al Sole) all’ingresso e Saturno (il più lontano) all’uscita.
6Cfr. l’Ermete Trismegisto che ci accoglie all’ingresso del Duomo di Siena.
7Cfr. la Scala di Giacobbe, la Scala della prima tavola del Mutus Liber, l’Albero della Vita Cabalistico, la Scala del terzo manifesto dei Rosacroce, ecc.
8Cfr: « Ciò che è in basso è come ciò che è in alto, e ciò che è in alto è come ciò che è in basso, per fare i miracoli della cosa una ». Incipit della Tavola smeraldina, nella traduzione riportata dall’alchimista Hortolanus, in: Il Filo di Arianna, 42 trattati di Alchimia dall’Antichità al XVIII secolo, scelti e tradotti da Sabina e Rosario Piccolini, vol. I, Mimesis, Milano, 2001, p. 25.
9GIULIANA LOMAZZI, Reiki, trovare l’armonia e il benessere con l’energia universale nelle nostre mani, Milano, Vallardi, 2000, pp. 48-49
10Cfr. il mito del Serpente biblico intorno all’Albero del Paradiso.
11. MAPPA MITREO FELICISSIMO: https://www.ostiaantica.beniculturali.it/it/pannelli-didattici/l-area-dei-culti-orientali-e-il-quartiere-di-porta-laurentina/mitreo-di-felicissimo/
12. Porta del Mitreo delle 7 Sfere con la Luna https://www.ostia-antica.org/regio2/8/8-6.htm