CASELLA NUMERO 33 di 63
del Gioco dell’Ouroboros, rivisitazione alchemica del Gioco dell’Oca e Viaggio Iniziatico in simboli. Se sei capitato qui per caso torna alla Pagina Indice per leggere l’introduzione e le regole.
Casella 33
Immagine: osso Atlante incrociato con 3 ossa che formano due triangoli sovrapposti.
Nome della Casella: «Djed»
Abilità Speciale: si perde un turno.
Il Significato dell’Immagine: “protagonista” dell’immagine è l’osso Atlante, la vertebra cervicale che sorregge la testa piena di pensieri. Deve il suo nome dall’omonimo Dio greco che sosteneva il peso del mondo sulle spalle. Ha una forma triangolare che ricorda un cuore e nell’emblema si incrocia con 3 Ossa Lunghe dell’apparato scheletrico locomotore, per formare l’alchemica Stella di Salomone.
Gli antichi Egizi consideravano la posizione verticale della colonna vertebrale di fondamentale importanza per la rinascita spirituale. Erano particolarmente attenti alla giusta sistemazione delle quattro vertebre cervicali, perché queste permettono di tenere la schiena dritta, anche quando il peso delle preoccupazioni cerca di piegare la nostra volontà1:
Io ho sistemato le vertebre del mio collo in Cielo come in Terra. Ecco Ra […] stabilisce e sistema, per i ritardatari le loro colonne vertebrali, sopra le loro gambe. Ed ecco Seth, aiutato dalle sue Gerarchie, restituisce alle vertebre del mio collo il vigore di un tempo. Che nulla possa ostacolarle! Fortificate dunque il mio essere, affinché io possa resistere ai massacratori del mio Padre celeste! Ecco che io prendo possesso delle mie due Terre; ed è la stessa Nut che consolida le mie vertebre cervicali … Dove sono attualmente? Io sono al cospetto delle Gerarchie divine 2.
Il significato simbolico della Colonna Vertebrale è collegato a quello dell’Asse Cosmica che attraversa il mondo e collega l’Alto e il Basso, lo Spirituale con il Materiale. Simboli complementari sono l’Androgino Primordiale, l’Albero della Vita, il sistema indiano dei Chakra e di Kundalini, la Scala Iniziatica Planetaria, la Scala delle Operazioni Alchemiche.
Il Nome della Casella: L’essenza gematrica dei due triangoli ossei è 6, cioè 3+3. Secondo la Tradizione 33 erano gli anni di Cristo quando morì e risorse, 33 sono i gradi o scalini da salire per perfezionarsi nei rituali della Massoneria di Rito Scozzese, 33 (o 34) sono anche le ossa che costituiscono la Spina Dorsale.
Nell’antico Egitto l’Axis Mundi era raffigurata dall’Albero-Pilastro Djed, geroglifico traducibile come potenza dovuta all’essere stabile, quindi stabilità in senso lato. Il Djed rappresentava sia la Colonna Vertebrale3 di Osiride, che il suo Phallos, cioè la «potenza maschile necessaria a fecondare l’Utero della Grande Madre4». Quest’ultimo invece era rappresentato dall’Ank simbolo della maternità divina e della Vita Eterna5. Nelle evocazioni di potenza e fertilità il Djed e l’Ankh erano sempre affiancati6, come nel rilievo del tempio di Ramsete I dove Iside tiene con la mano destra la Crux Ansata, mentre con la sinistra tocca e risveglia «l’albero-pilastro di Osiride, il morente e risorgente dio della Vegetazione7».
Tra il 21 e il 30 Khoiak (il nostro Natale8) i Faraoni celebravano la cerimonia dell’erezione del Djed, innalzavano cioè un pilastro sulla tomba di Osiride9, per celebrare l’avvenuta Resurrezione della Natura e rafforzare la colonna vertebrale del Regno Egizio.
Abilità speciale: in questa casa si perde un turno, perché si tratta di una casa di “sollevamento”, quindi è necessario fermarsi «per uno tempo a riflettere su le proprie necessità» prima di proseguire.
Elena Frasca Odorizzi (Arthea)
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NOTE
1Chi soffre di dolori alle ossa o di cervicale sa bene quanto il dolore fisico (osseo e nevralgico) possa rendere difficoltoso concentrarsi e pensare serenamente.
2Il Libro dei morti degli antichi egiziani, a cura di Gregorio Kolpaktcy, Roma, Atanor, 1992 , (orig. del 1953), p. 110 e nota (1).
3Rappresentazioni in miniatura del Djed erano usate nei sarcofagi egiziani come amuleti protettivi e inseriti a livello della Colonna Vertebrale.
4ROGER COOK, L’albero della Vita , op. cit. , p. 32
5Tra le varie interpretazioni del simbolo dell’Anek io accolgo questa.
6Cfr. L’immagine del Dio della Terra Geb disteso sotto la Dea del Cielo Nut, mentre il fallo eretto del Dio si pone tra i due amanti, come un ponte che li unisce.
7ROGER COOK, L’albero della Vita , op. cit. , p. 32, Abydos, 1315 circa a. C.
8Un tipico Albero Cosmico è l’Albero di Natale associato al Solstizio d’Inverno, che rappresenta l’Asse Cosmica che taglia il Pianeta da Sud a Nord.
9Vedi la nota 110 e la Casella 19- MAX GUILMOT, Iniziati e Riti Iniziatici nell’Antico Egitto, op. cit., p. 132