EN TO PAN


CASELLA NUMERO 44 di 63
del Gioco dell’Ouroboros, rivisitazione alchemica del Gioco dell’Oca e Viaggio Iniziatico in simboli. Se sei capitato qui per caso torna alla Pagina Indice per leggere l’introduzione e le regole.

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Casella 44

Immagine: una ghianda con dentro una quercia.

Nome della Casella: « En to Pan »

Abilità speciale: si raddoppia la posta.

Il Significato dell’Immagine: questa immagine si riferisce a una frase di MacGregor Mathers, che Dion Fortune ha riportato nel suo libro la Cabala Mistica, per spiegare l’Essenza Una e Molteplice dell’Otz Chim, l’Albero della Vita cabalistico:

[…] nascosta in una ghianda c’è una quercia con le sue ghiande, e nascosta in ciascuna di queste c’è una quercia con le “sue” ghiande. Perciò ciascuna Sephiroth contiene la potenzialità di tutto quanto viene dopo di esso nella scala della manifestazione del flusso verso il basso1.

Il destino di ogni persona non è diverso da quello di una ghianda, perché l’Anima è un Seme che va coltivato affinché possa portare nuova Semenza2. In ognuno di noi ci sono specifiche potenzialità che possono essere sprecate, oppure sviluppate e condivise, non solo per il nostro progresso, ma anche per quello del mondo di cui facciamo parte:

Gesù disse: «Ecco uscì il seminatore Si riempì la mano e gettò (la semente). Qualcosa cadde sulla via: vennero gli uccelli e la beccarono; altro cadde sulla pietra: non mise radice in terra e non levò la spiga al cielo; altro cadde tra le spine che soffocarono la semente, e il verme se la mangiò; altro cadde sulla terra buona e portò buon frutto su in alto: produsse (più) del sessanta e del cento per cento3».

Il Nome della Casella: in uno dei più antichi manoscritti alchemici pervenutici, la Chrysopoeia di Cleopatra, si trovano rappresentati gli elementi di base dell’Alchimia: un Alambicco a due braccia, il disegno di un Ouroboros con al centro la scritta «En to pan» (Tutto è Uno o anche l’Uno è il Tutto) e una seconda rappresentazione schematizzata del Serpente che si morde la coda, composta da tre cerchi concentrici.

Nel cerchio centrale si riconoscono i simboli dell’argento (mezzaluna) e dell’argento aurificato (semicerchio radiante), mentre negli altri due, procedendo dall’esterno verso l’interno, si legge scritto:

Uno è il Tutto; da esso il Tutto e verso di esso il Tutto; e se il tutto non contiene il tutto, il Tutto è nulla. Uno è il serpente, ed esso ha [origine] il farmaco dopo le due combinazioni4.

Abilità speciale: chi si ferma nella Casa Moltiplicatrice deve raddoppiare il premio deciso all’inizio del gioco. Il premio sarà devoluto in beneficenza «a chi davvero ne abbisogni: umani, animali et vegetali che essi siano».

Elena Frasca Odorizzi (Arthea)


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NOTE

1DION FORTUNE, La Cabala Mistica, Roma ,Astrolabio, 1974, p. 41. Cfr. anche la “Teoria della Ghianda” e del Destino Personale di James Hillman. JAMES HILLMAN, Il codice dell’anima, Roma, Adelphi, 1997

2Nei culti misterici vi erano altri due simboli associati a questa condizione, la Spiga di Grano di Demetra, carica di semi, mietuta in silenzio, e la Melagrana di Cibele, allegoria della comunità degli iniziati, figli e fratelli nella Dea. Le Religioni dei Misteri, op. cit. pp. 151-153, Fram. D61, IPPOLITO, Confutazione di tutte le eresie, V 8, 39-40.

3La Parabola del Seminatore nel Vangelo gnostico di Tomaso [9]: I Vangeli Gnostici, op. cit., p. 6.

4L’immagine può essere vista in PAOLO LUCARELLI, L’Alchimia Greco-Alessandrina, in Abstracta, Curiosità della Cultura e Cultura della Curiosità, Numero 45, Anno 4°, Franco Maria Ricci, Giugno 1990, pp. 14-21, oppure nel libro Alchimia e Mistica, op. cit. , p. 422.