Riferimenti Massonici in Hugo Pratt
by Arthea (Elena Frasca Odorizzi)
Hugo Pratt, (1927-1995) grande disegnatore di fumetti, protagonista della «letteratura disegnata» con il suo magnetico marinaio gitano Corto Maltese, era un Massone (Libero Muratore) della G.L.D.I. (Gran Loggia d’Italia) che in una delle sue più belle Graphic Novel – Favola di Venezia – racconta molto di questa sua appartenenza: dal nome del Gran Maestro (Svedesin nel racconto, Danesin nella realtà) alle discussioni con gli «Apprendisti», alla sede della loggia che – anche nella realtà – è sovrastata da un lucernaio. Non solo, c’è anche una Storia particolare che riguarda Pratt e la Massoneria Veneziana. Nel 1922, in un tempio di Venezia, fu rubata la Spada del Maestro Venerabile da una squadraccia di fascisti. A capo di questo gruppo vi era Rolando Pratt, il padre di Pratt e quando nel 1976 Hugo fu iniziato fu Lui stesso a riportarla.
Nelle prime pagine della Graphic Novel vediamo Corto Maltese che scappa per i tetti e poco dopo udiamo una voce: «Alla Gloria del Grande Architetto dell’Universo, in nome della Massoneria Universale, sotto gli auspici della Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori, io dichiaro che i lavori di questa rispettabile loggia sono aperti». Bang! Crash! Ed ecco che dal lucernario della Loggia Hermes all’Ordine di Venezia piove giù in mezzo ai vetri rotti Corto Maltese, inseguito dai Fascisti della Serenissima, interrompendo la cerimonia degli architettonici lavori. Dopo il volo dal tetto, Corto si rialza e chiede: «State sempre edificando templi alla virtù e oscure prigioni al vizio?». Il maestro, incappucciato, lo guarda fisso e risponde: «E lavorare al bene e al progresso della patria e dell’umanità… Voi parlate come un fratello… siete per caso un libero muratore?», «No, no. Spero di essere solamente un libero marinaio».
Un altro esempio di contaminazione tra fumetto e massoneria nell’Opera di Pratt lo troviamo in un altra sua Graphic Novel dove un Indiano Irochese viene iniziato Massone della Grande Loggia d’ Irlanda, presso un reggimento britannico in stanza a Wheeling, un forte del XVIII secolo (oggi citta’ della Virginia). Ancora non ho trovato le immagini, comunque le tavole si trovano nella parte finale di un grande romanzo a fumetti realizzato in tre parti, riunite in un unico volume intitolato: Wheeling, il sentiero delle amicizie perdute, Lizard edizioni.
La descrizione della scena è questa: “Che al nostro fratello sia tolta la benda” ordina il Gran Maestro da sotto il cappuccio e un altro incappucciato gli fa eco: “La parola di passo e’ ziza, quali insegnamenti hai ricevuto?”. “Quelli del segreto, dell’ obbedienza e della fedelta’ “, risponde il nuovo fratello che, tolta la benda, mostra i tratti d’ un indiano irochese con gli ornamenti della sua gente che scendono sulla giubba rossa.”