Questo è il mio “Larario” Egizio, Tempietto Magico dei Misteri Egizi e Alchemici e anche Presepe Pagano a Natale. Chiamatelo come volete, perchè è tutto questo insieme.
La Spiegazione di ogni stanza è in fondo alla Galleria, insieme alle fasi di costruzione, passo passo.
by Arthea (Elena Frasca Odorizzi)
STANZA CENTRALE – La Stanza di Osiride il Sempreverde: Per l’immagine ho ricomposto le foto di questo splendido Sarcofago che si trova nei Musei Vaticani. http://
Non si vede molto ma c’è la Volta Stellata, che ho ripreso dalla tomba di Tuthmosis III
Il Modellino di Ra lo avevo preso in edicola molti anni fa in una colezione sugli Dei egiziani. Ra è sul pavimento a Scacchi. Si intravedono laterlamente altre versioni del Pilastro Djed, cioè la Spina Dorsale di Osride che contiene il fluido vitale, quindi anche Albero Cosmico e Axis Mundi Egiziano.
PRIMA STANZA – INIZIO – IN ALTO – LATO SINISTRO (di chi guarda): Scena di Raccolto nei pascoli dell’Aldilà Egiziano (detti i Campi di Iaru, lett. i Campi del Paradiso), proveniente dalla bellissima Tomba di Sennedjem. Sul soffitto una parte del calendario astronomico della Tomba di senenmut, con Sothis/Iside preceduta da Orione/Osiride. Di lato del testo che racconta della Stella Sotis/Sirio.
La Stella Sirio/Sothis, a causa della Precessione degli Equinozi, apparve a Sud all’orizzonte, nei cieli d’Egitto, intorno al 10.500 a.C. La sua ascensione eliaca all’Alba, preceduta dalla costellazione di Orione, avvenne mentre la costellazione della Vergine sorgeva ad Est. Sirio venne identificata con Iside e Orione con Osiride. Iside/Sothis era il veicolo per il rinnovamento della vita e dell’ordine. Brillando per un momento, nel mattino del Solstizio d’Estate era colei che apriva l’annuale inondazione del Nilo, rappresentazione in Terra della Via Lattea, Via celeste per la quale passavano anche le Anime dei Morti. Come Sirio faceva rivivere il Nilo e dava inizio al Nuovo Anno, così Iside faceva rivivere Osiride e dava alla Luce il figlio Horus.
SECONDA STANZA – INTERMEDIA – LATO SINISTRO: cena tratta dal Libro dell’Amaduat, cioè di quello che vi è nella Duat, (detto anche il Libro delle Ore o della Camera Nascosta), rappresentato sulle pareti della Tomba di Tuthmosis III. Osiride, il Dio del Grano, ogni giorno viaggia nell’Aldilà, attraversando le 12 ore della notte, per rinascere all’Alba, ma anche come il Seme nella Terra, per rinascere ogni anno. Durante la quarta ora, il suo corpo, chiuso in una bara di legno rettangolare, scivola lungo un corridoio, «la strada misteriosa», fino al centro della Terra, dove si trova la necropoli di Imhat. Sulla parete a Sinistra, la Dea Luna, cioè Iside nella sua forma di Falco, con accanto il Wadjet, cioè l’Occhio di Ra, (o di Horus).
TERZA STANZA – IN BASSO – LATO SINISTRO: Il Libro dell’Amduat è detto anche il libro della Camera Nascosta. Tale Luogo segreto di trasmutazione materiale e spirituale è il Laboratorio segreto degli Alchimisti. Ecco quindi una stanza Alchemica, con Thot (Ermete Trismegisto), Iside e la Sorella Neftis e immagini tratte dal più antico trattato alchemico greco-egizio-alessandrino, in nostro possesso, la Chrysopoeia di Cleopatra. Questo manoscritto che doveva servire a fabbricare il nome, contiene gli elementi di base dell’Alchimia: un Alambicco a due braccia, il disegno di un Ouroboros con al centro la scritta «En to pan», (Tutto è Uno o anche l’Uno è il Tutto), e una seconda rappresentazione schematizzata del Serpente che si morde la coda, composta da tre cerchi concentrici. Nel cerchio centrale si riconoscono i simboli dell’argento (mezzaluna) e dell’argento aurificato (semicerchio radiante), mentre negli altri due, procedendo dall’esterno verso l’interno, si legge scritto:Uno è il Tutto; da esso il Tutto e verso di esso il Tutto; e se il tutto non contiene il tutto, il Tutto è nulla. Uno è il serpente, ed esso ha [origine] il farmaco dopo le due combinazioni. L’immagine di Iside e Neftis è una rielaborazione di un Pettorale d’oro con Scarabeo centrale, ritrovato nella tomba di Tutankhamon.
ANTE ESTERNE: Iside e Osrirde che viaggiano sulle loro barche sacre , più gli Occhi di Horus che si trovano sempre nei Sarcofagi così che lo spirito del defunto possa guardare fuori, uscire e rientrare.